1500 euro di pensione dopo soli 5 anni di lavoro: mai vista una convenienza simile

Incredibile ma vero: è possibile andare in pensione con solo 5 anni di contributi e con un assegno mensile di 1500 euro. Vediamo come fare. 

In pensione dopo aver lavorato 5 anni e con un assegno previdenziale di ben 1500 euro al mese. No, non è un sogno: alcune categorie possono farlo.

Pensione con 5 anni di contributi
Pensione da 1500 euro al mese con 5 anni di contributi/ Codiciateco.it

La maggior parte di chi vive e lavora in Italia per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria deve lavorare almeno per 20 anni.  E, avendo lavorato solo 20 anni, nella maggior parte dei casi, l’assegno previdenziale mensile è piuttosto esiguo, soprattutto per chi rientra nel sistema contributivo puro.

Infatti questo sistema calcola l’importo della pensione proprio sui contributi versati. In pratica, con il sistema contributivo puro, l’insieme dei contributi versati durante tutta la carriera lavorativa viene moltiplicato per un coefficiente di trasformazione che aumenta con l’aumentare dell’età a cui una persona va in pensione.

Pertanto pochi contributi danno come risultato un assegno previdenziale molto basso, a volte addirittura più basso dell’importo dell’assegno sociale. Pertanto, l’unica strada per avere una pensione alta, è avere tanti anni di contributi. Eppure c’è una specifica categoria di lavoratori che può andare in pensione con appena 5 anni di contributi e avere un assegno mensile di 1500 euro.

Chi può andare in pensione con 5 anni di contributi

In pensione con 5 anni di contributi e 1500 euro al mese. Per la maggior parte delle persone è un sogno: per una certa categorie di lavoratori, invece, è realtà.

Chi può andare in pensione con 5 anni di contributi
Ecco chi può andare in pensione con 5 anni di contributi e 1500 euro al mese/ Codiciateco.it

Vi state chiedendo chi sono i lavoratori così fortunati da potersi permettere di accedere alla pensione con solo 5 anni di contributi e ricevere 1500 euro tutti i mesi? È presto detto: si tratta dei parlamentari. Dopo la riforma Fornero i nostri parlamentari non ricevono più un vitalizio ma un trattamento pensionistico che viene calcolato con il sistema contributivo, esattamente come ogni altro lavoratore.

Ma, a differenza degli altri lavoratori, le cifre percepite dai parlamentari sono da capogiro. Infatti ad un parlamentare basta aver lavorato per solo 5 anni per avere diritto ad una pensione di 1500 euro al mese. La stessa cifra molti lavoratori non la raggiungono nemmeno dopo 30 anni di lavoro. Con solo 15 anni di lavoro, invece, la pensione di un parlamentare può superare i 4000 euro al mese.

Se confrontiamo queste cifre con le pensioni medie in Italia, ci rendiamo immediatamente conto del dislivello. Per fare un esempio: un agente di commercio, se va in pensione a 67 anni con 20 anni di contributi, riceve una pensione che oscilla tra i 400 e i 750 euro lordi al mese. Eppure ha versato ben 20 anni di contributi. Mentre ad un parlamentare basta averne versati soltanto 5 per ricevere il doppio: 1500 euro al mese. In media, a parte qualche eccezione, oggi in Italia per avere una pensione di 1500 euro al mese, una persona deve lavorare più di 42 anni.

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