Queste cartelle esattoriali non vanno più pagate per legge

Cosa cambia per legge con le cartelle esattoriali. Quali sono quelle che secondo la norma non devono essere più saldate dai contribuenti.

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Cartelle esattoriali, quando non si pagano (codiciateco.it)

La questione fiscale resta una delle preoccupazioni più urgenti e seguite dai contribuenti. Si tratta di una tematica scottante che coinvolge nelle discussioni forze politiche e semplici cittadini. Ma non si parla chiaramente di una questione di semplice soluzione, investendo il sistema fiscale e le entrate dello Stato.

In questo argomento trova un posto particolare quello delle temute cartelle esattoriali che rappresentano uno spauracchio per molti. Debiti accumulati dai contribuenti nel corso degli anni e mai sanati che pesano sulle tasche delle famiglie e che secondo alcuni essendo difficilmente esigibili sono esclusivamente un costo per l’Erario dello Stato. Ma vediamo di che cosa si tratta.

Cartelle esattoriali di cosa si parla

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Cartelle esattoriali, quando è possibile non pagarle (codiciateco.it)

Una cartella esattoriale è l’atto ufficiale con il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione richiede al contribuente il pagamento degli importi che risultano a debito dopo un controllo degli enti creditori. In una cartella di pagamento sono contenuti alcuni dati importanti a cominciare dalla descrizione delle cifre dovute.

Poi vi è l’intimazione a saldare la somma indicata entro 60 giorni dalla notifica dell’atto. Vi si trova anche tutta la descrizione delle modalità di saldo anche rateizzato, così come quelle per la richiesta del riesame, della sospensione e dell’annullamento dell’atto rivolgendosi direttamente all’ente creditore o a un  tribunale, mediante un ricorso.

Ricordiamo che per l’anno 2023 è stato valido lo stralcio completo  per legge di tutte le cartelle esattoriali entro i 1.000 euro. A questo provvedimento oltre alle amministrazioni centrali, hanno avuto la possibilità di aderire anche le amministrazioni locali. Ricordiamo che a breve scadrà anche il termine di pagamento della terza rata della rottamazione quater.

A fine gennaio invece era prevista la scadenza della rata per i residenti nei Comuni alluvionati, interessati dalla procedura per i pagamenti della rottamazione quater. Date importanti per i contribuenti coinvolti nella cosiddetta definizione agevolata. Tornando allo stralcio della cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, si ricorda che i debiti coinvolti sono quelli passati a ruolo nel periodo gennaio 2000 fino al dicembre 2015.

In questo caso il debito comprensivo di capitale da versare e non pagato, interessi per mancato iscrizione a ruolo e sanzione è stato definitivamente cestinato. Debiti inclusi nell’operazione sono quelli per Iva, Irap, ritenute, Irpef, bollo auto, multe, assicurazioni, contributi, Tari, Tosap.

Non sono stati stralciati altri debiti come per esempio i crediti che derivano da condanne della Corte dei Conti, le sanzioni pecuniarie dovute a provvedimenti penali, i debiti relativi alle risorse proprie tradizionali dell’Unione europea e all‘Iva riscossa all’importazione.

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