Casa con più proprietari, se ho debiti possono pignorarla lo stesso?

Se la casa è cointestata e uno dei due proprietari contrae debiti, è possibile il pignoramento dell’immobile? Facciamo chiarezza.

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Immobile cointestato, capiamo se e quando e possibile il pignoramento (CosidiAteco.it)

Abbiamo affrontato in diversi casi il tema del pignoramento, sia per quanto riguarda quello ai danni della prima casa sia, per esempio, nel caso non di beni materiali ma di conti correnti magari anche cointestati. In questo caso approfondiremo il tema del pignoramento degli immobili quando questi sono cointestati.

La domanda da cui partire è, quindi: nel caso di una prima casa cointestata, se uno dei due proprietari contrae debiti quest’ultima può essere pignorata anche se non è il solo proprietario? A differenza di quanto succede con i conti correnti cointestati, su cui l’autorità ha il diritto di agire per metà -cioè potendo attingere solo al 50% di quanto depositato- diverso è il discorso sugli immobili. Infatti, fatte salve alcune particolari eccezioni, nel caso uno dei due proprietari contragga debiti e la casa sia cointestata questa può essere pignorata.

Il fatto stesso di cointestarla o accertarsi che sia dichiarata come prima casa a nulla servono per evitare il pignoramento. Nei prossimi paragrafi andremo quindi ad approfondire il tema, segnalando anche quei casi previsti dalla legge per cui è possibile salvare la casa.

Pignoramento casa cointestata, cosa dice la legge

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Come evitare il pignoramento della casa cointestata (CodiciAteco.it)

Quando si contrae un debito, ammettiamo con una banca, l’ente creditore ha il diritto di avviare un procedimento di espropriazione forzata per recuperare il denaro che gli è dovuto. La procedura prevede di vendere la casa così da permettere al debitore di saldare il proprio debito.

Si tratta di un diritto per il creditore che può farlo valere in tutti i casi anche quando, per esempio, nell’immobile vive un minore o una persona con disabilità. In questo senso purtroppo, la legge non garantisce alcuna tutela per i debitori e le eventuali altre persone che vivono con lui nell’immobile.

Il pignoramento dei beni cointestati è disciplinato dall’art. 599 del Codice di Procedura Civile, il quale ammette esplicitamente la possibilità di espropriare la casa cointestata anche se non tutti i proprietari contraggono debiti. Questo perché, sempre secondo la legge, il debitore è responsabile di tutti gli obblighi contratti ed è obbligato al risarcimento del debito con tutti i suoi bene, quindi anche quelli cointestati. L’unico compito dell’ente creditore è quello di comunicare l’esproprio ad entrambi i proprietari e non solo al debitore.

Pignoramento della prima casa, come si può evitare

La prima casa è un po’ considerata un diritto dei cittadini e per questo si è creato il mito della prima casa come bene intoccabile. In realtà non è così. Come abbiamo visto anche se prima casa, l’immobile può essere pignorato specie se l’ente creditore è un privato come lo sono le banche.

Abbiamo però anche accennato al fatto che l’esproprio può essere evitato. Uno dei casi previsti dalla legge riguarda la tipologia di creditore; infatti, la prima casa non può essere espropriata se il debito è contratto con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione e se i debiti riguardano, per esempio, il mancato pagamento di multe relative alla violazione del codice stradale.

Oltre a questo ci sono altri casi, per cui il pignoramento alla prima casa non si applica solo ed esclusivamente nel caso in cui sussistano alcune caratteristiche, che sono: immobile non di lusso; unico immobile di proprietà del debitore; deve essere luogo di residenza del contribuente e deve essere accatastato a civile abitazione. Se manca anche una sola di queste condizioni, l’AdE ha il potere di espropriare l’immobile.

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