TARI 2024, tutto quello che c’è da sapere: scadenze e come pagarla

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla tassa sui rifiuti, la cosiddetta TARI 2024: quali sono le scadenze e quando va pagata.

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TARI 2024: come e quando va pagata la tassa sui rifiuti – CodiceAteco.it

La TARI è un’imposta che i cittadini devono versare e che si riferisce ai rifiuti. Si tratta di una tassa che tutti devono pagare, sia per quanto riguarda le abitazioni che per le attività commerciali. L’importo varia a seconda dei metri quadri degli immobili, della destinazione d’uso e, in caso di abitazione, in base anche al numero di residenti. Per il 2024, ci sono alcune cose importanti che devi sapere sulle tempistiche e sulle modalità di pagamento della TARI. Quest’anno le date di scadenza e le norme specifiche possono variare in base alle decisioni di ciascun ente locale, sebbene debbano necessariamente allinearsi alle direttive nazionali.

TARI 2024: come e quando pagare la tassa sui rifiuti

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Post-it che riporta il promemoria di pagare la TARI – CodiceAteco.it

Come dicevamo, la TARI è un’imposta che ogni cittadino deve versare per coprire i costi relativi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti ed è direttamente collegata al servizio fornito dall’ente locale. Nonostante siano stabilite delle linee guida nazionali, i Comuni hanno la libertà di stabilire le proprie scadenze di pagamento, che possono essere suddivise in più rate. Per questo motivo, le date di pagamento della TARI variano da un Comune all’altro. La maggior parte prevede la prima rata intorno al 16 giugno, con la possibilità di effettuare il saldo in due o più rate successive, oppure di saldare l’intero importo in un’unica soluzione.

La TARI deve essere versata da chi possiede o affitta un’abitazione o un locale. Nei casi di affitto, il pagamento della TARI spetta all’inquilino, a meno che il contratto di locazione non sia inferiore ai sei mesi, situazione in cui il proprietario è tenuto al pagamento. Il calcolo della Tari si basa sulla superficie dell’immobile e sulle tariffe stabilite dall’ente locale, prendendo in considerazione le superfici dichiarate ai fini dei prelievi precedenti. Il Comune, per le proprietà immobiliari registrate al catasto, considera assoggettabile alla TARI l’80% della superficie catastale.

La Legge di Stabilità del 2024 conferma la presenza di riduzioni obbligatorie della TARI, come una riduzione del 20% in assenza del servizio di raccolta rifiuti, o per i pensionati residenti all’estero. Sono inoltre previste riduzioni facoltative a discrezione dei Comuni, che possono riguardare abitazioni con unico occupante, uso stagionale o limitato delle abitazioni, e altri casi specifici. Le modalità di pagamento della tassa possono variare in base al Comune di appartenenza, includendo solitamente l’F24, bollettini postali o Mav.

In pochi sanno che è possibile anche usufruire di un bonus per il pagamento della tassa. Dal 2020, è stato introdotto un Bonus TARI per le famiglie con ISEE basso, applicato automaticamente dagli enti locali in presenza di specifici requisiti di reddito o nel caso di beneficiari di Assegno di Inclusione o Pensione di Cittadinanza. Per assicurarsi di rispettare le scadenze e approfittare delle possibili agevolazioni, è fondamentale consultare le comunicazioni del proprio Comune e verificare eventuali bonus o riduzioni applicabili.

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